Sempione Calcio – Borgata Gordiani 0-2
Sempione Calcio – Borgata Gordiani 0-2
Ci sarebbero tanti modi per cominciare a scrivere della prima di campionato della nuova stagione calcistica (’22/’23) della Borgata Gordiani. Eppure tra tutti quelli che possono attraversare le connessioni sinaptiche, danzando tra una circonvoluzione cerebrale e l’altra, ce n’è solo uno possibile o anche immaginabile: la squadra c’è. Sì, perché non si tratta solo di una partita, della prima di una nuova (quarta) stagione ma di una prima volta.
Prima partita dell’anno calcistico e subito vittoria: la Borgata rompe un proprio tabù, quello di essere sconfitta (o di rimediare solo pareggi) alla prima uscita stagionale.
Primo tempo, una Borgata gagliarda
I primi quarantacinque minuti scorrono a fatica: le due squadre provano a studiarsi e a vedere chi inizierà a fare sul serio prima dell’altra. Dopo cinquanta secondi, Poma è già chiamato in causa ma è un intervento più che saldo.
Gli undici gordiani, oggi in maglia bianca, sono concentrati e cercano subito di agire in profondità: il nuovo modulo di mister Amico sembra funzionare molto bene, nonostante le pesanti defezioni dei veterani Zannini, Corciulo, Proietti e Brigazzi. Dopo neanche una manciata di minuti arriva l’occasione: Ciamarra reclama un rigore su azione sviluppatasi da fallo laterale in zona d’attacco. L’arbitro fa cenno di alzarsi, incrocia la braccia e fa proseguire l’azione. La Borgata non ci sta e tenta l’affondo con Capuzzolo, pescato da Segatori: il pallone arriva a Ciamarra che spizza per Mascioli ma il numero 10 non riesce a posizionarsi per il tiro e può solo sfiorare il pallone.
La partita si sblocca al decimo minuto, ci pensa Di Stefano: Mascioli sfodera uno dei suoi cross dalla metà campo, pallonetto di Di Stefano e portiere, spiazzato e fuori area, completamente battuto.
Il pallone si infila lentamente in rete dopo qualche rimbalzo: a nulla serve l’intervento estremo del mediano del Sempione.
La Borgata amministra il risultato cercando un nuovo affondo: il Sempione non sembra troppo in partita, se non per il primo tiro in porta effettuato da Camilli ma che, ad ogni modo, non impensierisce troppo Poma.
Un minuto dopo il primo tiro dei locali, al ventiseiesimo, su azione maiuscola del Sempione, il centravanti Coleti si trova a tu per tu con Poma: il portiere granata esce dall’area in scivolata e toglie il pallone al 9 locale ma la sfera rimbalza contro Segatori terminando, per fortuna, a lato del palo sinistro della porta ospite. Cuore in gola. Infarto miocardico acuto rischiato. Ma tutto in ordine. Niente panico: c’è Poma in porta.
I minuti scorrono e la partita va veloce in direzione del doppio fischio arbitrale: al trentesimo di Stefano, imbeccato dal solito Mascioli che lo vede da lontano e lo lancia pennellando alla perfezione uno dei suoi cross, controlla il pallone col tacco destro eludendo l’avversario, filtra per Ciamarra ma il portiere blocca.
L’ultimo tentativo dei primi quarantacinque minuti è dei locali: al 37′, ma l’estremo difensore granata dice no.
Secondo tempo, sofferenza e rinascita
Se c’è una cosa che sembra evidente è che la Borgata sembra cresciuta nell’atteggiamento: saper soffrire significa sapersi rialzare e controllare la partita. I primi venti minuti, però, sono una sofferenza continua: Poma è più volte interpellato dall’attacco del Sempione, rispondendo sempre “presente” ad ogni chiamata locale; la difesa mostra qualche piccola crepa e l’attacco non riesce a trovare l’ossigeno che sembrava avere in abbondanza nel primo tempo.
Il Sempione ne approfitta ma non punge: prima con uno sviluppo d’azione da centrocampo, poi con una punizione all’undicesimo minuto.
Al quarto d’ora Mascioli vuole imbeccare la testa di Zagaria ma il tentativo di colpo di testa si tramuta in un tuffo degno della migliore Tania Cagnotto: il pallone si spegne sul fondo e la Borgata torna nella propria metà campo. In tutti i sensi. Ancora affondi granata locali, ma Poma risponde sfoderando una prestazione da portiere esperto e determinato, voglioso di riscattare la scorsa stagione.
Al minuto 23, però, ecco che la Borgata rinasce: solita punizione del solito Mascioli (Moreno, eh, ché nel frattempo è entrato il fratello Francesco nelle retrovie della squadra) per cui la testa di capitan Piccardi non deve far altro che appoggiare delicatamente la palla alle spalle del portiere locale Battiston.
È un tripudio: i mostri scacciati lo scorso anno, nel medesimo campo, sembrano (e sono) lontanissimi.
La Borgata c’è e vuole mostrare la propria presenza a tutti.
C’è da dire che l’atteggiamento del Sempione cambia a partire dall’entrata di Rossi, prima del secondo gol ospite: va segnalato che il numero 20 locale prova, agilmente e molto rapidamente, a mettere in crisi la difesa ospite. Lui e Marini si rivelano avversari caparbi e che hanno dato profondità alla squadra locale a cui, tuttavia, è mancata la concretezza.
La stessa concretezza per cui Mascioli si dispera al 41’: la punizione in zona-Mascioli (sia perdonata la ripetizione) è calciata millimetricamente, tuttavia sfiora il palo e il gol del 3 a 0 non c’è. Il 10 si dispera e si copre la faccia ma, nonostante i 5 minuti abbondanti assegnati dall’arbitro, nonostante l’espulsione a partita terminata nei confronti di Di Stefano e nonostante l’ennesimo affondo del 20 locale, la partita finisce per 2 a 0.
Buona la prima, o meglio: il primo esordio vittorioso non si dimentica mai! Grazie Borgata, perché ci eri mancata davvero tanto.